Sei single. Vai in giro, parli, conosci gente … finché non incontri una bella persona e ti dici che questa é la volta buona. E ti butti. Ma sei veramente pronto per questo?
Sinceramente parlando, le mie storie d’amore non hanno mai avuto troppo senso prima di incontrare Alessandra. Ci sono diversi motivi ma penso che uno in particolare sia più importante degli altri ed è valido per tutti: la mancanza di un cuore libero.
Affrontare una storia d’amore vuol dire coinvolgersi, donarsi, imbarcarsi per un lungo viaggio di cui fondamentalmente si ignora il percorso. Ma questo non vuol dire che si possa partire alla cieca: In amore bisogna essere degli iniziati, un fidanzamento non si improvvisa, come non si improvvisa una scalata in montagna. Avere il cuore libero è il primo presupposto per iniziare questa avventura.
Libero da cosa?
Libero da presupposti e pregiudizi su — come — dovrebbe essere l’altro o la vostra storia. Ma soprattutto libero dai fantasmi del passato. Ognuno di noi se li porta dentro. La ragazza del liceo, il ragazzo con cui hai fatto per la prima volta l’amore o semplicemente una fiamma che non hai mai completamente spento. Infatti queste fiamme possono essere spente … non devi e non puoi aspettare che si spengano da sole. L’amore è una scelta. E la prima scelta da compiere è quella di avere un cuore libero dai fantasmi del passato. Le conseguenze a non farlo? Tutte le storie che avrai, non importa quanto bella sarà la persona che avrai davanti, saranno solo un pagliativo per colmare quel buco nel cuore, o un termine di paragone che starà li solo per giudicare un amore che nasce.
Padre Giovanni lo chiama “mancata elaborazione del fantasma dell’altro” ed è a buon diritto uno dei nuclei di morte più devastanti in una storia d’amore. Esso ti impedisce sia di vedere l’altro per quello che è, sia di donarti totalmente a lui/lei a causa delle ferite di quella storia passata.
Come fare per liberarsi da questa catena? Innanzitutto riconoscendola per quella che è: una bugia su di te. “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm8) e tutto può essere una Grazia nelle mani del Signore. Quindi non è vero che con quella storia hai perso la donna o l’uomo della tua vita. Non è vero che senza questa persona la tua vita non ha senso. E soprattutto non è vero che devi ritrovare una persona come quella che hai perso … anzi il fatto che quella storia non è andata ti dovrebbe far pensare.
Personalmente, questo è stato il problema numero uno che mi impediva di entrare in una storia d’amore. Infatti solo quando andai a vedere quanto fosse profonda la tana del bian coniglio della mia affettività ferita, fui in grado di entrare in una storia d’amore in maniera matura.
La mia storia è semplice. Come tanti, dopo qualche piccola avventura nei primi anni delle superiori, incontrai una ragazza. Eravamo carini, semplici e passavamo i nostri sabato pomeriggio in spensieratezza, passeggiando per le vie di Roma. Sognavamo di avere un fattoria con tanti animali e di rimanere sempre insieme. Poi siamo cresciuti ed eravamo troppo sprovveduti per capire che le nostre vite stavano evolvendo parallelamente. Io non ero completamente soddisfatto di quella relazione infantile e un po’ morbosa ma nella mia testa la nostra storia era tutto. Poi arrivò quella sera in cui lei mi lascio’. Avevo 20 anni ed una vita sottosopra. Soffrii come un cane. Per m-e-s-i . Terrorizzato di poterla incontrare in un corridoio dell’università non andavo più ai corsi, ne davo più esami. La mia vita si mise letteralmente in pausa per più di 6 mesi. Ero bloccato.
Non fu facile rialzarsi e lo feci rivestendomi di una corazza di pura bastardaggine, al motto: se ti hanno fatto male, tu devi fare più male. Nei successivi tre anni mi comportai come un grandissimo stronzo (quanno ce vo, ce vo!). Infatti avevo avuto diverse altre storie, tutte più o meno senza meta. Andavo avanti alla cieca finche’ non incontrai il Signore che mi raccolse dal fango. Dopo le prime esperienze ai 10 comandamenti, trovai Assisi. Incontrai fra Max e gli chiesi di seguirmi. La prima cosa che mi disse?
Tu devi andare in bonifica.
Cosa? Voleva dire: niente più relazioni amorose finche’ non avessi risolto il mio problema col passato . Ancora non mi era chiaro di cosa parlasse, poi mi fece candidamente notare che ancora tenevo una scatola dei ricordi di quella famosa storia. C’era tutto li dentro: lettere, regali, foto ed ogni sorta di oggetti che aveva caratterizzato quella storia. Era il tempio proibito, completamente tabù.
Ecco, vai e buttala appena torni a casa.
Cosa!? Il frate mi chiedeva di buttare il tempio proibito, la scatola tabù?! Facendomi violenza, una grande violenza, lo feci. Tornai a roma, presi la scatola e la buttai nel bidone dei rifiuti.
Presi una scelta.
Lo scelsi con la Grazia di Dio, perché da solo non ne sarai stato capace. Ogni passo successivo venne da se come conseguenza di quella scelta. Dopo qualche settimana partii per la marcia ed un frate mi illumino’ sul motivo per cui ero la: “Non sprecare quest’occasione, cammina per qualcosa. Chiedi al Signore qualcosa di grande”. E chiesi che il Signore curasse la mia affettività. Senza saperlo chiesi ciò che é il perno di tutta la vita di un uomo: Sentirsi amati ed Amare. Quella scelta mi permise di incontrare Mimmo e Cinzia con i quali capii perché quella storia era finita e soprattutto capii cosa stavo cercando. Per la prima volta ero libero dai fantasmi del passato.
Il Signore ascolto’ la mia preghiera e lo fece (come al solito) a modo suo.
A quel punto fui pronto.
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