La prima volta che ho sentito parlare del matrimonio francescano ero al corso fidanzati organizzato dai frati del SOG. Non ero mai stato ad Assisi e da poco avevo conosciuto il Signore. Che esperienza! Quando l’ultimo giorno padre Giovanni ci parlò di un modo nuovo per organizzare il matrimonio — senza sprechi, fuori-schema — ho pensato “si, si” questa è l’essenza, qui c’è bellezza. Non una buffonata fatta di trovate fuori luogo, spreco e cose di poco conto, ma un modo di vivere il matrimonio in pienezza. Lo voglio!
Non c’è niente da fare … il matrimonio francescano è bello! Mette al centro il sacramento e mette al centro la coppia.
Il nostro matrimonio è stato organizzato in questo stile e non potrei pensare a nulla di diverso per me ed Alessandra. Quest’anno facciamo dieci anni ed il nostro cuore è colmo di benedizione e di gioia perchè abbiamo cercato di vivere questo cammino in verità:
Sei tu il mio pastore non manco di nulla (Salmo 22)
Di seguito trovi alcune linee guida per chi, come noi, è rimasto affascinato da questa proposta e vorrebbe realizzarla per il proprio matrimonio.
Al centro c’è il vostro sacramento
L’organizzazione del matrimonio francescano parte dal sacramento. Parte da voi due. Avete verificato la vostra relazione? Siete pronti per sposarvi? Siete cresciuti nella fede? Queste sono le domande che vi dovete porre prima di ogni altra cosa, ecco da dove partire:
- Siamo pronti per sposarci?
- Sulla solida roccia
- Una cananea mi ha portato ad Assisi cambiandomi la vita!
Poi viene la preparazione della messa. Prima del pranzo, del fotografo o dei fiori, viene la preparazione della messa. Quello è il centro del matrimonio e a quello vale la pena donare il vostro cuore e la vostra mente. Fissato quello, tutti il resto viene di conseguenza. Come in una cascata in sequenza, quando il cuore trova il centro, ogni altra cosa si chiarisce da sola, perchè il baricentro della vostra vita è poggiato sulla solida roccia.
Rendere partecipi gli ultimi
Il matrimonio francescano non è il matrimonio tirchio! Lo spreco sa di vecchio, è vuoto, per questo lo stile francescano porta la freschezza dell’amore di non far nulla per apparenza, di vivere tutto in semplicità. Questo non vuol dire necessariamente spendere poco. Abbiamo conosciuto coppie che hanno pagato il biglietto aereo a decine di parenti per permettergli di essere presenti al loro matrimonio, affinchè tutti potessero gioire della loro gioia. Coppie che hanno donato tutti i regali di nozze per progetti di beneficenza o ad associazioni, affinché gli ultimi ed i dimenticati potessero essere benedetti dalla loro unione. Il matrimonio francescano porta in se il meraviglioso frutto di Francesco di rendere partecipi alla gioia del Padre tutti coloro che si avvicinano a voi o che voi potete raggiungere attraverso le vostre opere.
Pensaci.
Semplicità vuol dire … fare la cosa più semplice
Al nostro matrimonio avevamo il desiderio che i nostri stessi amici potessero cucinare e vivere il rinfresco come una grande festa in cui ognuno avrebbe contribuito in qualche modo … e invece no, questo non è stato possibile. Era complicato. Invece la cosa più semplice era chiamare il catering del paese accanto. Perfetto! In alcuni luoghi, specialmente al sud, la cosa più semplice è niente di meno che andare al ristorante, come fanno tutti! Al centro c’è il vostro sacramento, tutto il resto è corollario. Al centro c’è il Signore stesso che si compromette con voi.
Se volete alcune dritte su come praticamente abbiamo organizzato il nostro matrimonio date un occhio qui:
Ma non è finita qui.
Infatti il matrimonio francescano non è la farsa di un giorno ma uno stile di vita basato sul Vangelo seguendo le intuizioni di Francesco e Chiara. Un percorso che dura tutta la vita e che parte dall’incarnare nel matrimonio quello che i francescani consacrati vivono nella loro esperienza.
Castità, povertà e obbedienza
Questo è il cuore dell’esperienza francescana.
La castità, che nei fidanzati in cammino verso il matrimonio vuol dire dare il giusto posto e valore alla sessualità nel rispetto dell’initimità dell’altro:
Nel matrimonio castità vuol dire rispettare i naturali cicli di fertilità della donna, senza sottomettere l’unione della coppia ad alcun egoismo, rispettando il valore procreativo dell’atto sessuale (ad esempio attraverso l’applicazione del metodo Billings). È un tema complesso e delicato che la coppia deve affrontare insieme, con il Signore ed attraverso il confronto con altre coppie in cammino.
Infine, castità vuol dire uscire dalla mentalità porno della nostra società, dove la donna per essere bella deve mostrarsi sexy e disponibile e l’uomo pensa che le donne siano bambole di plastica ed il sesso uno sport che dà piacere:
La povertà, che nella vita di coppia vuol dire mettere al centro il Signore e la propria vocazione piuttosto che qualche vacillante sicurezza, siano esse cose fondamentali come lo studio, la casa ed il lavoro. Preoccupati piuttosto di vedere se il matrimonio è la tua vocazione, se con quella ragazza, o quel ragazzo passa la vostra chiamata, e non ad inseguire una laurea che non viene mai o un lavoro a tempo indeterminato. Questo non vuol dire buttarsi alla cieca, ma aprire il cuore alla volontà di Dio. Avere un cuore aperto alla sua volontà piuttosto che ai tuoi progetti. Entrare in questa mentalità vuol dire vivere come pellegrini e viandanti senza possedere nulla di proprio (Regola di San Francesco), perchè nulla ti appartiene, tutto è un dono e sei chiamato a lasciare tutto quello che hai in ogni momento ed in ogni luogo:
L’obbedienza, che nel cammino di un uomo e di una donna uniti in una famiglia vuol dire lasciarsi guidare da Dio. Vuol dire aprire il Vangelo — ogni giorno — per scoprire dove il Signore ci vuole portare. Vuol dire incarnare quella Parola di Vita nelle nostre vite come hanno fatto i santi prima di noi per santificarci noi stessi a nostra volta. Vuol dire mettere Dio al primo posto, sottomettendosi in tutto alla Chiesa come ha fatto Francesco. Frequentando i sacramenti della messa e della confessione in maniera matura, piena ed assidua. Vuol dire innamorarsi del nostro creatore che è Padre seguendo i suoi comandamenti e ritornando a Lui con tutto il cuore in ogni momento di incertezza ed allontanamento.
Conclusione
Spero di averti dato qualche punto di riflessione. Il matrimonio francescano è un’esperienza meravigliosa di pienezza e verità ma non vuol dire fare il matrimonio etico e solidale a tutti costi. Vuol dire mettere al centro il sacramento, far partecipare più persone possibili alla vostra gioia — in particolare gli ultimi — abbandonare ogni tipo di apparenza e soprattutto abbracciare una vita alla sequela di Gesù alla maniera di Francesco e Chiara.
Date, date tutto, date sempre.
Buona preparazione!
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