Questo articolo lo pubblichiamo solo oggi, ma è stato scritto nel periodo di agosto subito prima del nostro trasloco dalla Germania all’Italia. Lo condividiamo ora per fare memoria di quei momenti tanto intensi.
Sarà che sono nella fase noncisonopiùpannolinidacambiare, sarà che ho trent’anni, sarà che stiamo ricevendo una grande Grazia, sarà che stiamo per fare un altro trasloco. In questi giorni, penso a tutte quelle cose che mi sono successe in questi anni e di cui ho pensato male: “perché a noi è andata così? perché abbiamo dovuto fare questa vita in giro per il mondo? perché non abbiamo avuto una casa tutta nostra?”
Oggi mi ritrovo a benedire
Grazie signore per quella casa che non è mai arrivata, grazie per la precarietà. Grazie per averci fatto conoscere tante nazioni e tante culture. Grazie per le persone che abbiamo incontrato. Grazie per tutte le fatiche che abbiamo fatto. Grazie per la solitudine devastante che ci ha permesso di incontrare Te senza tanti fronzoli intorno.
Proprio queste cose mi hanno portato a Te Signore. Proprio il fatto di non aver avuto queste cose mi ha permesso di incontrarTi, non avevamo che Te Signore, nient’altro che Te. Grazie perché tutte queste cose, spesso faticose, sono state un’occasione. Grazie a tutto questo ti abbiamo incontrato. Queste situazioni ci hanno aiutato ad incontrarTi. Proprio questo è stato il cammino più adatto a noi. Noi mai lo avremmo scelto. Questa strada è andata oltre il massimo. Se avessi avuto il calduccio degli amici, la macchina strafica e un bel gruppo di preghiera forse non saremo arrivati a sentire la tua chiamata, non saremo andati a fondo nella nostra relazione, non avremmo accolto la chiamata a lavorare con Te per 5pani2pesci. Se avessimo avuto quella casa tanto desiderata non ci saremmo messi in ascolto della Tua volontà.
Recentemente siamo stati ad un matrimonio di una coppia davvero molto bella. Durante il loro matrimonio hanno avuto il coraggio di dire che Dio è buono e che l’amore va oltre la morte. Lo dicevano vestiti da sposi, sullo stesso altare dove il pomeriggio prima avevano celebrato il funerale della mamma dello sposo. È chiaro che sono assurdità! Le stesse che diceva Chiara Corbella. Ma come si può parlare in questo modo? Forse qualcuno penserà ad una semplice farsa di un giorno per mettersi sul petto la medaglietta da brava cristiana (o superwoman, a scelta), ma le cose non stanno così, perchè di fronte alla morte, di fronte al vuoto, non ci sono finzioni che tengono. La verità è che queste persone parlano così perchè vedono qualcosa in questa vita, che io e te forse non abbiamo ancora colto pienamente. Tali assurdità si possono dire infatti, solo se l’unica cosa che conta veramente nella tua vita è sperimentare un incontro autentico e profondo con Lui. Se questa è la tua priorità, allora ogni cosa è un Suo regalo (nonostante il dolore, nonostante la sofferenza!), un’occasione per poterlo incontrare perché alla fine tutto il resto non è poi tanto importante.
Alla luce di tutto questo, anche voglio dire lo stesso: “Dio è buono e non si è sbagliato!”. Certamente è uguale avere la casa oppure viaggiare per il mondo, è lo stesso, non conta. Il vivere in tante nazioni è un’occasione, come lo è rimanere sempre nello stesso posto, non conta. È tutto un’occasione per togliere il superfluo, per andare oltre, oltre ciò che vediamo, oltre ciò che accade. Questo mi proietta in una nuova ottica, quella di ringraziare a prescindere.
Rallegratevi sempre! Fil 4,4
È un imperativo! Rallegriamoci sempre! Appena succede qualcosa, prima di ogni pensiero o giudizio, voglio ringraziare perché tutto è Grazia. Ogni cosa nelle mani del Signore può diventare un capolavoro.
Punto zero
Non sappiamo cosa ci aspetterà. Abbiamo capito che dovevamo partire. Dopo abbiamo capito che dovevamo andare in Italia e dopo, dopo tante preghiere e un lungo discernimento, abbiamo capito che dovevamo tornare al punto zero, al punto in cui è avvenuto il mio primo incontro con Dio, dove mi hanno annunciato una bellezza irrinunciabile e dove è iniziata la storia con Francesco. Ci sembra la cosa più assurda e incredibile, il viaggio più difficile, il trasloco più avventuroso perché questa volta non è per lavoro, non scopriremo un posto nuovo. Questa volta andremo a fondo nella relazione con Lui, questa volta ci lasciamo amare e basta.
In questo momento della mia vita mi fermo e riconosco che tutto quello che è stato, non è per caso, ma pensato per me. Vedo tutto l’amore di Dio per me, una tenerezza incredibile. Ogni cosa e ogni giorno è un’occasione per lasciarsi amare. È tutto un’occasione per incontrare il Signore. Solo la fede ci porta a dire che:
Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio. Rm 8,28
E non sono frasi ad effetto di san Paolo o dei frati di Assisi. In questi giorni mi voglio fermare, chiedere perdono per tutte le lamentele —e sono veramente tante!— e ringraziare. Ho chiesto tante volte al Signore di darci delle sicurezze, ho chiesto stabilità. Io parlavo di stabilità fisica, di un luogo fisico fisso dove vivere e di sicurezze economiche e invece il Signore ha ascoltato le mie preghiere dando una risposta molto più profonda alle mie richieste. È come se le orecchie del Signore ascoltino meglio di come noi chiediamo, del tipo:
Signore dammi un posto stabile dove vivere
E Lui risponde:
Certo figlia mia, sarai salda come una roccia in me
Oppure:
Signore dammi una stabilità economica
E Lui:
Ti darò cento volte tanto figlia mia
Il Signore usa un’altra misura, una misura che non conosciamo e che supera ogni abbondanza. In questi giorni abbiamo sperimentato una provvidenza oltre misura perchè Dio, quando ci lasciamo Amare, esagera sempre con le Sue attenzioni.
Sembra che le nostre preghiere non sono ascoltate come noi le chiediamo, ma Dio le ascolta con un orecchio d’amore che va oltre le parole. Solo adesso i miei occhi sembrano aprirsi e intravedere tutto questo, solo riconosco nel profondo che: Dio non solo ascolta le nostre preghiere, ma compie le Sue promesse.
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